lunedì 10 maggio 2010

mercoledì 5 maggio 2010

AfTeR 3° CrOsSiNg

Il bang ed il procedimento per trovarlo è corretto, il riferimento progettuale di Sauer è idoneo e coerente con il concept del progetto.
Vedere il progetto di Sauer, Lombard Street; proporre soluzioni architettoniche che ripropongano e reintepretino lo spirito del Bang; per esempio un sistema a grandi padiglioni, delle serre e degli elementi che rimandino a soluzioni bioclimatiche; infine cercare di collocare i diversi ambienti nel rispetto delle necessità ambientali e climatiche.

mercoledì 28 aprile 2010

_BaNg! del mio progetto_































Il bang, ovvero la forza primaria che muove il mio progetto è il "
reticolo", la tessitura di una maglia, la trama di una scacchiera. Tale reticolo è la base da cui emerge il progetto, la forza da cui nasce, l'impianto da cui si genera; infatti ho iniziato disegnando e reinterpretando i profili del paesaggio circostante l'urban void 23, piuttosto frastagliato, circondato da insediamenti a bassa densità e con vegetazione spontanea e non curata. E' quindi fondamentale mantenere viva la componente verde, la bassa densità e la ruralità della zona; iniziando a disegnare gli assi fondamentali di percorrenza ed i flussi principali, sono arrivata al disegno di un percorso dato da una linea spezzata, che a sua volta interseca le lievi curve di livello del terreno. Tale intersezione di assi e linee determinano un reticolo, che dà luogo a spazi diversi che avranno anche funzioni diverse; tale maglia si integra bene con la scelta della progettazione di orti urbani che occuperanno gran parte del lotto, mentre gli altri spazi diventeranno la vera e propria struttura, gli edifici.
Si determina così un dialogo diretto tra vegetazione ed edifici, quasi come gli orti fossero una prosecuzione della struttura all'esterno.
La scacchiera in cui è possibile muovere i pezzi come fossero pedine diventa un sistema flessibile in cui in seguito avverrà una sovrapposizione di funzioni diverse.

martedì 27 aprile 2010

_Bang_ Sauer, Penn's Landing Square, Philadelphia 1966-70





Il bang del progetto di Louis Sauer è il reticolo, inteso come griglia, maglia o tessuto, mentre le componenti fondamentali alla base del progetto sono la continuità, l'articolazione e la territorialità. Si tratta di un progetto per il quartiere residenziale di Society Hill e rappresenta uno dei capolavori dell'urbanistica del tempo.

Egli attraverso un modulo, ossia un "pacchetto abitativo" riesce a creare una fitta rete di residenze che interagiscono tra loro, e che sono tenute insieme da un reticolo che fa da sfondo. Il bang da me interpretato sta proprio nella creazione di una scacchiera, in cui egli muove i pezzi come pedine, svuota o riempi la griglia creando degli spazi con necessità diverse.

Il progetto viene governato da una griglia omogenea, ma la griglia si svuota, si apre e si chiude crea un continuum di relazioni tra i vari ambiti, dei piccoli camminamenti, delle improvvise sorprese, richiama atmosfere e valori con mezzi nuovi.

Da "Architettura e modernità" _Sauer, Penn's Landing Square__
















A partire dalla metà degli anni Sessanta, in particolare in Gran Bretagna e negli Stati Uniti, si è cominciato a rispondere concretamente a queste domande, a pensare a una riduzione delle altezze e a un tessuto edilizio continuo e densamente costruito. Le "case basse ad alta densità", nascono in questo contesto problematico, e si basano su quattro principi fondamentali :

Raggiungere densità fondiarie adeguate all'ambito urbano (350-550 ab/ha) attraverso l'uso di corpi di fabbrica non eccedenti i quattro piani sopra terra.

Dotare ogni alloggio di un più elevato senso di individualità attraverso la chiara identificazioni di singolari elementi di accesso, il più possibile direttamente dal suolo.

Eliminare gli spazi di cui non sia prevista una precisa territorialità; in particolare privatizzare grande parte delle aree esterne del complesso con ambiti di pertinenza diretta degli alloggi.

Sostituire alla separazione tra le case, le strade e gli spazi, la continuità della fabbrica attraverso un sistema a "tappeto" di edificazione.

Lo street architect progetta 14 interventi e ne realizza 10, di cui il più significativo è appunto l'intero isolato Penn's Landing Square; su un'area di 9.300 mq si insediano più di 450 abitanti con una densità doppia a quella prevista.

Il progetto si fonda inoltre sulla continuità del perimetro esterno per variare i diversi spazi privati e collettivi, garantendo inoltre un prospetto omogeneo e ripetitivo senza vuoti interstiziali.

Egli propone come modulo di base la residenza con una organizzazione a "L" che garantisce privacy, dotazione di verde e bassa densità; tale metodo implica un nuovo approccio di distribuzione basato su una triade formata da cellula-pacchetto abitativo-edificio continuamente variabile ed adattabile. Le diverse aggregazioni e combinazioni permettono organizzazioni di spazi diversi a seconda delle esigenze.