martedì 27 luglio 2010

domenica 20 giugno 2010

domenica 6 giugno 2010

lunedì 31 maggio 2010

_AfTeR 5° CrOsSiNg_ Arch. Di Raimo

Si consiglia di riproporre il patchwork della pianta anche in sezione, disegnando così uno skyline con diverse altezze e maggiormente dinamico;
la scelta del tipo copertura è interessante, bisogna includere delle andature spezzate, alte, basse quindi varie, creando maggiore movimento, magari con blocchi che entrano ed escono dagli edifici.
Alcune falde possono essere inclinate, e possono essere usate linee spezzate, purchè chi lo progetta la senti come "sua scelta".
Procedere lavorando in sezione.

mercoledì 19 maggio 2010

Video Sejima, SANAA

http://www.youtube.com/watch?v=vG9QyeeRb8s&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=wK4E99ECKuc

_After 4° CrOsSiNg Prof.ssa Spogli_

Gli aspetti bioclimatici da approfondire sono: funzionamento delle serre, copertura intera per tutti i padiglioni, con bucature in corrispondenza delle serre e degli orti, sistema di recupero delle acque, vegetazione interna ed esterna e specchi d'acqua.
Intendere la copertura come un reticolo, come lo stesso Bang di progetto, e posizionare su di essa tutti gli elementi dell'architettura bioclimatica.
Vedere video di Sejima (Sanaa) su youtube dei suoi musei.

martedì 11 maggio 2010

lunedì 10 maggio 2010

mercoledì 5 maggio 2010

AfTeR 3° CrOsSiNg

Il bang ed il procedimento per trovarlo è corretto, il riferimento progettuale di Sauer è idoneo e coerente con il concept del progetto.
Vedere il progetto di Sauer, Lombard Street; proporre soluzioni architettoniche che ripropongano e reintepretino lo spirito del Bang; per esempio un sistema a grandi padiglioni, delle serre e degli elementi che rimandino a soluzioni bioclimatiche; infine cercare di collocare i diversi ambienti nel rispetto delle necessità ambientali e climatiche.

mercoledì 28 aprile 2010

_BaNg! del mio progetto_































Il bang, ovvero la forza primaria che muove il mio progetto è il "
reticolo", la tessitura di una maglia, la trama di una scacchiera. Tale reticolo è la base da cui emerge il progetto, la forza da cui nasce, l'impianto da cui si genera; infatti ho iniziato disegnando e reinterpretando i profili del paesaggio circostante l'urban void 23, piuttosto frastagliato, circondato da insediamenti a bassa densità e con vegetazione spontanea e non curata. E' quindi fondamentale mantenere viva la componente verde, la bassa densità e la ruralità della zona; iniziando a disegnare gli assi fondamentali di percorrenza ed i flussi principali, sono arrivata al disegno di un percorso dato da una linea spezzata, che a sua volta interseca le lievi curve di livello del terreno. Tale intersezione di assi e linee determinano un reticolo, che dà luogo a spazi diversi che avranno anche funzioni diverse; tale maglia si integra bene con la scelta della progettazione di orti urbani che occuperanno gran parte del lotto, mentre gli altri spazi diventeranno la vera e propria struttura, gli edifici.
Si determina così un dialogo diretto tra vegetazione ed edifici, quasi come gli orti fossero una prosecuzione della struttura all'esterno.
La scacchiera in cui è possibile muovere i pezzi come fossero pedine diventa un sistema flessibile in cui in seguito avverrà una sovrapposizione di funzioni diverse.

martedì 27 aprile 2010

_Bang_ Sauer, Penn's Landing Square, Philadelphia 1966-70





Il bang del progetto di Louis Sauer è il reticolo, inteso come griglia, maglia o tessuto, mentre le componenti fondamentali alla base del progetto sono la continuità, l'articolazione e la territorialità. Si tratta di un progetto per il quartiere residenziale di Society Hill e rappresenta uno dei capolavori dell'urbanistica del tempo.

Egli attraverso un modulo, ossia un "pacchetto abitativo" riesce a creare una fitta rete di residenze che interagiscono tra loro, e che sono tenute insieme da un reticolo che fa da sfondo. Il bang da me interpretato sta proprio nella creazione di una scacchiera, in cui egli muove i pezzi come pedine, svuota o riempi la griglia creando degli spazi con necessità diverse.

Il progetto viene governato da una griglia omogenea, ma la griglia si svuota, si apre e si chiude crea un continuum di relazioni tra i vari ambiti, dei piccoli camminamenti, delle improvvise sorprese, richiama atmosfere e valori con mezzi nuovi.

Da "Architettura e modernità" _Sauer, Penn's Landing Square__
















A partire dalla metà degli anni Sessanta, in particolare in Gran Bretagna e negli Stati Uniti, si è cominciato a rispondere concretamente a queste domande, a pensare a una riduzione delle altezze e a un tessuto edilizio continuo e densamente costruito. Le "case basse ad alta densità", nascono in questo contesto problematico, e si basano su quattro principi fondamentali :

Raggiungere densità fondiarie adeguate all'ambito urbano (350-550 ab/ha) attraverso l'uso di corpi di fabbrica non eccedenti i quattro piani sopra terra.

Dotare ogni alloggio di un più elevato senso di individualità attraverso la chiara identificazioni di singolari elementi di accesso, il più possibile direttamente dal suolo.

Eliminare gli spazi di cui non sia prevista una precisa territorialità; in particolare privatizzare grande parte delle aree esterne del complesso con ambiti di pertinenza diretta degli alloggi.

Sostituire alla separazione tra le case, le strade e gli spazi, la continuità della fabbrica attraverso un sistema a "tappeto" di edificazione.

Lo street architect progetta 14 interventi e ne realizza 10, di cui il più significativo è appunto l'intero isolato Penn's Landing Square; su un'area di 9.300 mq si insediano più di 450 abitanti con una densità doppia a quella prevista.

Il progetto si fonda inoltre sulla continuità del perimetro esterno per variare i diversi spazi privati e collettivi, garantendo inoltre un prospetto omogeneo e ripetitivo senza vuoti interstiziali.

Egli propone come modulo di base la residenza con una organizzazione a "L" che garantisce privacy, dotazione di verde e bassa densità; tale metodo implica un nuovo approccio di distribuzione basato su una triade formata da cellula-pacchetto abitativo-edificio continuamente variabile ed adattabile. Le diverse aggregazioni e combinazioni permettono organizzazioni di spazi diversi a seconda delle esigenze.


domenica 25 aprile 2010

_Partnership al progetto_









1) www.leverduredelmioorto.it

progetto di coltivazione orticola a consumo diretto.

2) Associazione Culturale Passeggiata del Gelsomino - "La Fattorietta"

Centro socio culturale ricreativo, gestore di urban farm.

3) BVA Bruno Viganò Architetti & Luca Beltrami Gadola

Architetti, progetto di Fattorie Urbane per Milano.

4) Roma biologica

Il portale del biologico a Roma.

Filiere corte a Roma.

sabato 24 aprile 2010

CAMPUS Salone della nuova agricoltura Torino

Campus si svolge a Torino, la città al centro dell’Euroregione Alpi-Mediterraneo – importante sodalizio nato nel 2006 fra cinque regioni italiane e francesi: Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta, Provence-Alpes-Côte d’Azur e Rhône-Alpes – con l’obiettivo di incentivare lo sviluppo economico di un territorio profondamente agricolo, favorendo gli scambi di conoscenze, innovazioni, progettualità e professionalità per la creazione di strategie e programmi di cooperazione transfrontalieri. Campussi propone quindi come fertile territorio di confronto tra le realtà operative del settore, anche attraverso un’ampia rassegna di workshop, seminari e convegni sui grandi temi del mercato, della sostenibilità e della crescita imprenditoriale agricola.Campus presenta casi aziendali di successo e aree espositive dedicate a processi innovativi di lavorazione e trasformazione delle materie prime in prodotti.


Campus propone argomenti di confronto per orientare la crescita:

1. La produzione, le lavorazioni e la distribuzione
I prodotti e i macchinari per la lavorazione dei campi; le strutture e i metodi di produzione innovativi

2. La multifunzionalità e le pluriattività
Gli strumenti a disposizione delle aziende agricole che desiderano aumentare la redditività della propria impresa con servizi di ristorazione, ospitalità, didattica, attività sportive e ricreative.

3. La vivibilità
Le infrastrutture per il territorio, la qualità ambientale, la mobilità e la vivibilità anche culturale;’accessibilità alle nuove tecnologie e alle energie rinnovabili

4. Il paesaggio
I programmi per lo sviluppo ecosostenibile delle aree agricole e gli strumenti per la preservazione, la salvaguardia, la tutela e il risanamento del paesaggio; i progetti per la pianificazione coordinata dell’intero territorio

lunedì 19 aprile 2010

_AfTer 2°CrOsSiNg _

Il programma si sta definendo come piccola scuola agraria,ovvero un centro non riservato solo ai giovani ma anche agli adulti che vogliono frequentare corsi e riavvicinarsi alla natura; inoltre vi è una filiera corta e un sistema di orti urbani; i riferimenti scelti sono idonei e devono continuare a guidare le scelte.
E' preferibile fare una lista di tutti gli ambienti che secondo tale programma devono essere realizzati, per poi snellire la lista date le dimensioni contenute del lotto. Continuare in tale direzione.

sabato 17 aprile 2010

_AfTeR 1° CrOsSiNg_

Urban Void 23 è adatto ad un progetto di bassa densità, data la posizione in cui si trova, precisamente nell'area Agrourban; quindi deve essere fondamentale il rapporto con il verde.
Al contrario un edificio ad alta intensità stonerebbe, ed ospitando un mercato coperto con attività affini, rischierebbe di diventare un grande centro commerciale.
Sarebbe più adatto all'area un centro di produzione agricola, la cui funzione centrale però è una scuola agraria per i ragazzi che vogliono avvicinarsi a questa disciplina; le attività complementari che ruoteranno attorno al polo scolastico comprenderanno una filiera corta, ovvero la vendita diretta tra produttore e cliente di prodotti agricoli locali, e un sistema di orti urbani, utili per risollevare la qualità del rebuilt nature dell'area e per i cittadini.
Il progetto sarà una sorta di farmville dove si imparerà a conoscere la natura, a lavorarla e a rispettarla.
Esempi progettuali da vedere:
- farmville, scuola per disabili, Berlino.
- Istituto Agrario, Via Ardeatina, Roma.



martedì 13 aprile 2010

_FiLiErA cOrTa_


Cosa si intende per filiera corta?
In pratica si tratta della possibilità di comprare i prodotti ortofrutticoli e simili direttamente dal produttore, invece che al negozio o sulle bancarelle del mercato.
La filiera corta nasce dalla consapevolezza che produttori e consumatori finali hanno obiettivi comuni, raggiungibili attraverso nuove forme d’incontro e scambio, praticabili grazie al rapporto di vendita diretta.I vantaggi della filiera corta sono diversi:
  • minor costo dei prodotti per il consumatore, grazie all’abbattimento della spesa legata alla distribuzione
  • un più equo compenso per i produttori
  • riduzione dei costi ambientali (e non solo) dovuti alla distribuzione
  • maggiore tracciabilità dei prodotti
  • sensibilizzazione e rivalutazione del proprio territorio e di ciò che esso è in grado di offrire consumo di prodotti sani e biologicico o, almeno, di provenienza certa

Scuola agraria_ filiera corta_orti urbani


martedì 6 aprile 2010

Riferimenti progettuali

Mercado de San Miguel, Madrid
Caixa Forum, Madrid



3 Concept

3° scelta progettuale
2° scelta progettuale
1° scelta progettuale